Punti chiave
1. Smetti di dire "Non fare": Concentrati sul Come Fare
Non ti chiederò mai più di non fare qualcosa.
Evita di reprimere i pensieri. Ripeterti "Non dire eh," "Non essere nervoso," o "Non muoverti" non funziona; attiva infatti la soppressione del pensiero, facendoti concentrare ancora di più su ciò che vorresti evitare. È come dire a un ciclista "Non colpire quella pietra!" – sarà più probabile che la colpisca. Le cattive abitudini comunicative spesso nascono da una mancanza di competenze pratiche, non da una semplice consapevolezza.
Focalizzati su azioni concrete. Invece di ordini vaghi e negativi, concentrati su azioni specifiche e fisiche che puoi compiere. Questo sposta l’attenzione dall’autocritica e dall’evitamento verso comportamenti positivi e controllabili. L’obiettivo è sostituire i "non fare" inefficaci con "come fare" che potenziano e costruiscono nuove abitudini.
La comunicazione è una competenza. Come ogni abilità, parlare si può imparare, esercitare e migliorare. Questo libro offre esercizi concreti e ripetibili per aiutarti a padroneggiare il come comunicare efficacemente, permettendoti di esprimerti al meglio indipendentemente da come ti senti.
2. La Modalità Conta Più del Contenuto: Parti da Qui
...la modalità con cui lo dici è ciò che conta davvero – non solo perché è più importante (e lo è), ma anche perché è il modo più rapido, innovativo e memorabile per migliorare anche il contenuto.
Il come conta di più. Pur essendo importante il contenuto (cosa dici), la modalità (come lo dici – contatto visivo, tono, gesti) ha un impatto maggiore su come il messaggio viene ricevuto. Concentrarsi sulla modalità è la via più veloce per migliorare la tua efficacia comunicativa complessiva.
Ciclo virtuoso. Migliorare la modalità innesca un circolo positivo:
- Una migliore modalità (ad esempio, fare pause) dà al cervello tempo e ossigeno per trovare parole più intelligenti (contenuto).
- Parole più efficaci aumentano la fiducia in sé.
- Maggiore fiducia facilita il mantenimento del contatto visivo.
- Il contatto visivo ti permette di percepire la reazione del pubblico e adattare il contenuto.
- Adattare il contenuto ti rende più intenzionale, richiedendo più respiro e varietà nella modalità.
Prima l’azione fisica. Puoi attivare questo ciclo iniziando con tecniche fisiche di comunicazione, anche se non ti senti sicuro o non sei preparato sul contenuto. Cercare di partire dalla padronanza del contenuto è una trappola, perché inevitabilmente dovrai parlare con una preparazione non ideale.
3. La Grande Comunicazione È Rivolta agli Altri
La grande comunicazione è te quando sei al massimo concentrato sugli altri.
Focalizzati sull’ascoltatore. La tua comunicazione è più efficace quando la tua attenzione è sinceramente rivolta ad aiutare il pubblico a comprendere e ricevere il messaggio, piuttosto che a te stesso o alla tua performance. Pensa a come comunichi quando aiuti un amico in difficoltà: la tua modalità diventa naturalmente chiara, espressiva e attenta.
Usa più di te stesso. Quando sei concentrato sugli altri, usi istintivamente più strumenti comunicativi – più varietà vocale, più gesti, più contatto visivo, più respiro. I bambini spesso sono comunicatori eccezionali proprio perché usano tutto se stessi per farsi capire.
Sposta l’attenzione dall’autocoscienza. Molte difficoltà comuni nella comunicazione, come non sapere cosa fare con le mani o sentirsi a disagio con il contatto visivo, derivano dall’essere troppo concentrati su se stessi anziché sul pubblico. Spostando l’attenzione verso l’esterno, questi problemi si risolvono spesso in modo naturale.
4. La Voce È il Corpo: La Comunicazione È Fisica
La tua voce è il tuo corpo.
Arte fisica. La comunicazione parlata è un’attività altamente fisica, simile a suonare uno strumento musicale o praticare uno sport. Il suono nasce dall’aria che passa sulle corde vocali e viene amplificato dalle cavità del corpo. Il modo in cui usi la tua struttura fisica influenza direttamente il suono che produci.
Cognizione incarnata. Imparare e pensare non avviene solo nel cervello, ma anche attraverso il corpo. La pratica fisica delle tecniche comunicative costruisce memoria muscolare, rendendo le abilità durature e permettendoti di esprimerti efficacemente anche quando la mente è distratta da nervosismo o insicurezza.
Esercizi cinestetici. Questo libro propone esercizi pratici e fisici pensati per superare gli ostacoli mentali e allenare direttamente il corpo a comunicare meglio. Alcuni esempi:
- Usare un tappo di sughero per migliorare l’articolazione
- Camminare con le dita o i piedi per potenziare l’articolazione
- Impilare blocchi per sviluppare concisione e abitudine alla pausa
Questi esercizi sfruttano i meccanismi naturali di apprendimento del corpo per creare cambiamenti duraturi.
5. Padroneggia la Concisione e l’Articolazione
La precisione linguistica significa semplicemente controllare le parole che scegli.
Parla meno, dì di più. La concisione è essenziale in un mondo dove l’attenzione scarseggia. Il parlare a ruota libera spesso deriva da mancanza di struttura e pause, non da mancanza di consapevolezza. L’esercizio con i Lego (o varianti con carta o post-it) ti obbliga a fare pause tra un pensiero e l’altro, distillando le idee e aumentando la brevità.
Scegli le parole. L’articolazione riguarda la precisione linguistica – selezionare intenzionalmente le parole da dire, invece di lasciarle uscire a caso. I riempitivi (eh, tipo, sai) sono un sintomo di mancanza di precisione, non il problema in sé.
Precisione fisica. Gli esercizi di “Camminata con le dita” o “Camminata con il nastro” usano il movimento fisico per forzare una scelta deliberata delle parole, aiutandoti a diventare più preciso anche all’interno di un singolo pensiero. Concentrandoti sull’atto fisico di “camminare” con le idee, riduci i riempitivi e aumenti l’intenzionalità.
6. Sblocca la Varietà Vocale e l’Articolazione
L’articolazione ti dà la capacità di comunicare in modo percussivo richieste complesse e farle realizzare!
Parla in modo espressivo. La varietà vocale, l’uso dinamico di Ritmo, Intonazione, Pausa, Potenza e Posizionamento (le Cinque P), è fondamentale per coinvolgere il pubblico e trasmettere significato. Parlare in modo monotono contrasta con il bisogno naturale di novità dell’ascoltatore.
Espressività fisica. L’esercizio di “Raccontare senza parole,” dove comunichi senza suoni usando espressioni facciali esagerate, articolazione e gesti, è un modo potente per sbloccare la varietà vocale. Aumentando l’espressività fisica, aumenti automaticamente quella vocale perché la voce è il corpo.
Parla chiaramente. L’articolazione è la pronuncia chiara e potente delle parole. Garantisce di essere compreso e aggiunge impatto. L’esercizio con il tappo di sughero usa un allenamento di resistenza (come mettere un tappo tra i denti) per rafforzare gli articolatori (labbra, lingua, mascella), migliorando la chiarezza e spesso rallentando chi parla troppo veloce.
7. Abbraccia la Presenza Fisica: Postura, Posizione e Gesti
Quando gli attori sono nel loro corpo, rispondono meglio agli istinti, sono più credibili e si fanno meno male.
Sii nel tuo corpo. La presenza fisica significa essere pienamente incarnati e consapevoli di come usi il corpo (postura), come stai in piedi (posizione) e come usi le mani (gesti). Questo migliora la comunicazione e riduce l’autocoscienza.
Riconquista la postura naturale. Abitudini moderne come stare troppo seduti corrompono la postura naturale (“l’uso”). Invece di cercare di “stare dritto,” concentrati sull’essere “alto come sei,” immaginando la testa come un palloncino e i piedi come radici di un albero. Accovacciarsi aiuta a ritrovare l’allineamento naturale. Usa promemoria come bilanciare un libro o indossare una corona di carta.
Padroneggia immobilità e movimento. La posizione significa essere radicati e a proprio agio nel restare fermi. Esercizi come “Stare in piedi sulla pagina” o “Stare in piedi sulla farina” insegnano l’immobilità. Il movimento deve essere intenzionale, non un agitarsi casuale. La regola è: muoviti quanto/vicino/spesso vuoi, se è intenzionale.
Gesta con libertà. I gesti nascono da un bisogno umano profondo di comunicare, non da regole arbitrarie sulle “zone sicure.” Gli esercizi di “Raccontare senza parole” e “Lancio della palla” liberano la naturale libertà gestuale. Rompi abitudini come stringere le mani con l’esercizio del “Pesce palla” o con la banda elastica, che costringe le mani ad aprirsi.
8. Alimenta la Voce con il Respiro
Il tuo respiro è il carburante con cui crei suono, parole e idee.
L’aria è essenziale. Il respiro è il carburante fondamentale per la voce e permette l’uso efficace delle Cinque P della varietà vocale. Parlare senza sufficiente respiro porta a voce rauca, tremolante e a una sensazione interna di panico.
Respirazione diaframmatica. Impara a respirare profondamente usando il diaframma, sentendo le costole posteriori espandersi. Questo fornisce un ampio supporto d’aria. Lo sai già fare istintivamente (ad esempio, quando urli “Fermo!”).
Metti l’aria in azione. L’obiettivo non è solo respirare, ma usare quell’aria per parlare. Esercitati a parlare “all’apice del respiro” – iniziando il suono quando i polmoni sono pieni. Esercizi come “Suona la tua mano come uno strumento,” “Gonfia un palloncino” o anche fingere di “tirare una sigaretta” ti aiutano a sperimentare e usare tutta la capacità polmonare per parlare.
9. Riscalda il Tuo Strumento di Comunicazione
Il riscaldamento prepara corpo e voce a esprimersi al meglio.
Preparati efficacemente. Prepararsi bene significa più che scrivere il contenuto. Serve creare contenuti che suonino naturali a voce, esercitarsi a dirli ad alta voce e riscaldare fisicamente lo strumento comunicativo.
Bozza a voce alta. Invece di scrivere prima, crea una bozza parlando ad alta voce. Questo aiuta a creare contenuti conversazionali e facilita la memorizzazione.
Esercitati a voce alta. Leggere silenziosamente non basta. Devi esercitarti a parlare ad alta voce per costruire memoria muscolare e individuare frasi goffe.
Riscaldamento fisico. Come gli atleti, anche chi parla beneficia di riscaldare corpo e voce. Questo prepara lo strumento alla performance e aiuta a sciogliere le tensioni fisiche del nervosismo. I riscaldamenti includono:
- Stretching del corpo (ampio/ristretto, allungamenti)
- Esercizi per il viso (massaggi, “mosca sul viso,” labbra da pesce)
- Respirazione (sbadigli)
- Esercizi per gli articolatori (scioglilingua)
La comunicazione virtuale offre uno spazio ideale e privato per praticare questi riscaldamenti.
10. Gestisci il Nervosismo Trovando un Punto di Focalizzazione
Ciò che ti permette di gestire il nervosismo è trovare qualcosa di concreto, pratico e utile su cui concentrarti, invece di ossessionarti—ossia, prendere distanza grazie a una distrazione funzionale.
Smetti di combattere il nervosismo. Cercare di eliminare il nervosismo è una soppressione del pensiero controproducente. Meglio prendere distanza da esso attraverso una distrazione utile. Il tuo critico interiore è il vero bullo; non dargli corda.
Trova un focus fisico. Identifica un’azione fisica specifica tra gli esercizi del libro su cui puoi concentrare l’attenzione. Questo focus deve essere:
- Fisico
[Il testo originale si interrompe qui.]
Ultimo aggiornamento:
Recensioni
«Non dire ehm» riceve recensioni per lo più positive grazie ai suoi consigli pratici sul public speaking. I lettori apprezzano gli esercizi concreti e le tecniche proposte per migliorare la dizione e la presenza, anche se alcuni trovano il numero di esercizi un po’ eccessivo. Viene lodato in particolare l’approccio focalizzato sugli aspetti fisici del parlare e sulla riduzione delle parole di riempimento. Chi ha già esperienza nel parlare in pubblico potrebbe trarne meno beneficio, mentre principianti e persone con ansia da palcoscenico ne ricavano i maggiori vantaggi. Qualche critica riguarda lo stile di scrittura dell’autore, ma nel complesso i recensori ritengono il libro utile per potenziare le capacità comunicative e la sicurezza nel parlare davanti a un pubblico.
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