Punti chiave
1. La vera origine dell’Area 51: fondata dalla Commissione per l’Energia Atomica, non dalla CIA o dall’USAF.
Mai rivelato prima d’ora è il fatto che il primo cliente dell’Area 51 non fu la CIA, ma la Commissione per l’Energia Atomica.
Inizi segreti. L’Area 51, situata nel remoto deserto del Nevada, fu istituita nel 1951, quattro anni prima dell’arrivo della CIA con il progetto dell’aereo spia U-2. Il suo scopo iniziale era servire la Commissione per l’Energia Atomica (AEC), sfruttando il sistema unico e legalmente separato di segretezza stabilito dall’Atomic Energy Act del 1946. Questo permetteva che i progetti nascessero già classificati, nascosti persino al Presidente.
Posizione ideale. Il sito, centrato intorno al bacino asciutto del lago Groom, fu scelto per la sua isolamento all’interno dell’immensa Nevada Test and Training Range, adiacente al Nevada Test Site. Questa collocazione al di fuori dei confini formali del NTS creava una zona grigia di controllo, perfetta per operazioni clandestine lontane dalla supervisione standard del Dipartimento della Difesa. Il lago asciutto offriva una pista naturale, mentre le montagne circostanti garantivano copertura.
Ricerche controverse. L’AEC utilizzò l’Area 51 per ricerche, sviluppo e progetti ingegneristici radicali e controversi, completamente privi di supervisione o controlli etici. Spostare questi programmi in un’agenzia non tipicamente associata ad aerei o piloti (il dominio dell’AEC erano le bombe nucleari) li rese più difficili da scoprire, contribuendo al mistero duraturo dell’Area 51.
2. La sconvolgente realtà dell’incidente di Roswell: non alieni, ma esperimenti umani.
La cosa più allarmante, tenuta segreta fino ad ora, era che all’interno del disco c’era un segno molto terreno: scritte in russo.
Un velivolo precipitato. Nel luglio 1947 qualcosa si schiantò vicino a Roswell, New Mexico. Non era un pallone meteorologico, come sostenuto dal governo, ma un disco volante diverso da qualsiasi aereo conosciuto, privo di ali o coda e con una cupola sulla sommità. Cruciale era la presenza di scritte in russo impresse all’interno, a indicare un’origine sovietica.
Corpi umanoidi. Accanto al velivolo precipitato, i soccorritori trovarono dei corpi. Non si trattava di alieni extraterrestri, ma di cavie umane, di dimensioni insolite, meno di un metro e mezzo di altezza, con teste sproporzionatamente grandi e occhi anormalmente grandi e sagomati. Due furono trovati in coma ma vivi.
Propaganda di Stalin. Il velivolo e i suoi occupanti facevano parte di un inganno di propaganda nera orchestrato da Joseph Stalin. L’obiettivo era che gli “alieni” emergessero e causassero panico di massa negli Stati Uniti, sovraccaricando i radar e dimostrando la capacità di Stalin di manipolare la percezione pubblica americana, come accadde con la trasmissione radiofonica “La guerra dei mondi” del 1938.
3. Il ruolo oscuro degli scienziati nazisti: Mengele, Paperclip e cavie umane.
Si diceva che i bambini fossero stati rapiti dal dottor Josef Mengele, il folle nazista che, ad Auschwitz e altrove, era noto per aver eseguito indicibili esperimenti chirurgici soprattutto su bambini, nani e gemelli.
Il patto di Mengele. L’aspetto grottesco degli aviatori di dimensioni infantili del crash di Roswell sarebbe stato il risultato di esperimenti del dottor nazista Josef Mengele. Si raccontava agli ingegneri che Mengele avesse stretto un accordo con Stalin per continuare il suo lavoro di eugenetica nell’Unione Sovietica in cambio della creazione di un equipaggio di aviatori dall’aspetto “alieno” per l’inganno di Stalin.
Il lato oscuro di Paperclip. Il reclutamento postbellico di scienziati nazisti da parte del governo USA, nell’ambito dell’Operazione Paperclip, sebbene giustificato come necessario per ottenere vantaggi tecnologici sui sovietici, comportò la chiusura degli occhi su orrendi crimini di guerra. Alcuni scienziati reclutati avevano condotto esperimenti umani barbarici, inclusi test di medicina aeronautica su prigionieri dei campi di concentramento.
Esperimenti postbellici. L’ingegnere di EG&G rivelò che, a partire dal 1951 nella struttura S-4 vicino all’Area 51, gli ingegneri furono incaricati da Vannevar Bush e dall’AEC di lavorare sui resti del crash di Roswell e sugli aviatori umani. Ciò includeva mantenere in vita i sopravvissuti in coma e condurre ulteriori esperimenti su bambini disabili e prigionieri, violando il Codice di Norimberga in nome del progresso scientifico e della sicurezza nazionale.
4. La nascita dello spionaggio aereo: U-2, CIA contro USAF e la copertura UFO.
Il presidente Eisenhower affidò alla CIA la ricognizione aerea perché, come scrisse in seguito, il programma di ricognizione aerea doveva essere gestito in modo “non convenzionale”.
La CIA prende il controllo. Nel 1955, la CIA, guidata da Richard Bissell, scelse Groom Lake (Area 51) come sito di prova per l’aereo spia U-2. Eisenhower preferì la CIA all’Air Force per una plausibile negazione, poiché un programma civile poteva essere negato in caso di abbattimento, a differenza di un’operazione militare.
Avvistamenti UFO. L’altitudine elevata dell’U-2 (21.000 metri) e il suo aspetto insolito (ali lunghe e sottili) causarono numerosi avvistamenti UFO da parte di piloti commerciali e del pubblico. Questi avvistamenti, spesso del riflesso argentato dell’U-2, furono frequentemente scambiati per dischi volanti.
Storia di copertura. CIA e Air Force collaborarono a una campagna di pubbliche relazioni per smentire i rapporti UFO, attribuendoli a fenomeni naturali o inganni, mentre segretamente monitoravano gli avvistamenti e li correlavano ai voli U-2. Questa deliberata confusione, volta a proteggere il segreto del programma U-2, alimentò involontariamente la credenza pubblica in un insabbiamento governativo sugli UFO.
5. Oxcart: Mach 3 stealth, il boom dell’Area 51 e la rivalità tra agenzie.
L’aereo sarebbe stato cinque volte più veloce dell’U-2 e avrebbe volato a tre miglia di altitudine in più rispetto all’U-2.
Successore supersonico. Dopo l’U-2, la CIA incaricò la Skunk Works della Lockheed di sviluppare l’A-12 Oxcart, un aereo spia Mach 3 (3.540 km/h) progettato per volare oltre i 27.000 metri. Ciò richiese un’espansione significativa dell’Area 51, con una pista più lunga, nuovi hangar e più personale, trasformandola in una città in piena espansione.
Caratteristiche stealth. L’Oxcart incorporava tecnologie stealth precoci, inclusi materiali assorbenti radar e una forma unica studiata per ridurre la sezione radar. Testare queste caratteristiche, anche su un modello a grandezza naturale su un palo, fu un focus importante all’Area 51.
Rivalità tra agenzie. Il programma Oxcart intensificò la rivalità tra CIA e Air Force. L’Air Force, guidata dal generale Curtis LeMay, cercò di ottenere il controllo dell’aereo spia supersonico, sviluppando infine la propria versione, l’SR-71 Blackbird, dando vita a una lotta di potere sull’Area 51 e sulle risorse di ricognizione aerea.
6. L’ombra dei test nucleari: contaminazioni, incidenti e segretezza.
La terra a Jackass Flats era così irradiata dopo l’incidente Phoebus che persino le squadre di bonifica HAZMAT in tuta protettiva non poterono entrare per sei settimane.
Prossimità al NTS. L’Area 51 si trova adiacente al Nevada Test Site (NTS), dove furono testate centinaia di bombe nucleari, inizialmente in superficie e poi sottoterra. Questi test, in particolare quelli di grande potenza come la bomba Hood da 74 kilotoni nel 1957, influirono significativamente sull’Area 51, causando danni strutturali e evacuazioni.
Test di bombe sporche. L’AEC condusse test segreti di “sicurezza” vicino all’Area 51, incluso il Progetto 57 nel 1957, che simulava un incidente nucleare disperdendo plutonio. Ciò contaminò l’Area 13, adiacente a Groom Lake, con radioattività persistente, la cui bonifica fu trascurata per decenni.
Disastri dei razzi nucleari. Nell’Area 25 (Jackass Flats) del NTS, il programma di razzi nucleari NERVA, destinato ai viaggi su Marte, prevedeva test di reattori nucleari. Incidenti, tra cui un’esplosione pianificata (Kiwi) e un meltdown non previsto (Phoebus), rilasciarono radiazioni significative, contaminando l’area e mettendo in luce i pericoli dei progetti nucleari segreti.
7. La genesi della tecnologia stealth: evasione radar e test all’Area 51.
Ciò che Lovick e il suo team scoprirono presto fu che lo stealth poteva essere raggiunto solo se progettato fin dalle prime bozze.
Tentativi iniziali. I primi tentativi di rendere l’U-2 stealth con vernice assorbente radar fallirono, dimostrando che lo stealth doveva essere parte integrante del design dell’aereo. Questo portò il fisico della Lockheed Edward Lovick e il suo team a pionieristici studi di evasione radar per l’A-12 Oxcart.
Test all’Area 51. L’Area 51 divenne il banco di prova cruciale per la tecnologia stealth. Modelli a grandezza naturale e poi l’A-12 reale furono testati su un palo radar per misurare la loro sezione radar. Questo processo iterativo, guidato dai dati radar, affinò forma e materiali per minimizzare la rilevabilità.
F-117 Nighthawk. Le lezioni apprese dallo sviluppo stealth dell’Oxcart, unite ai progressi informatici, portarono al bombardiere stealth F-117 Nighthawk. Testato all’Area 51 e nell’adiacente Area 52 (Tonopah Test Range), l’F-117 rivoluzionò la guerra aerea rendendo gli aerei quasi invisibili al radar.
8. Reverse engineering del nemico: MiG, Top Gun e tecnologia catturata.
Con un MiG ora in loro possesso, gli israeliani si misero al lavoro per comprendere i punti di forza e di debolezza dell’aereo in volo.
MiG-21 catturato. Nel 1966, un pilota iracheno disertò in Israele con un caccia sovietico MiG-21. Dopo che Israele ne sfruttò il valore informativo, l’aereo fu trasferito segretamente all’Area 51 per permettere agli USA di smontarlo e comprenderne le capacità.
Have Doughnut. All’Area 51, gli ingegneri EG&G, tra cui T. D. Barnes, smontarono e studiarono meticolosamente il MiG-21 in un programma chiamato Have Doughnut. Questa analisi tecnica rivelò i segreti di progettazione e le caratteristiche prestazionali del MiG.
Sfruttamento tattico. Il MiG fu poi impiegato in combattimenti simulati contro caccia USA sopra Groom Lake. Questi test tattici, parte di Have Doughnut, insegnarono ai piloti americani come sconfiggere il MiG in combattimento, contribuendo direttamente allo sviluppo della scuola di piloti Top Gun e migliorando i rapporti di combattimento aereo in Vietnam.
9. L’ascesa dei droni: guerra senza pilota e sviluppo all’Area 51.
L’idea dietro l’uso di veicoli pilotati a distanza in guerra è semplice: tenere l’uomo fuori pericolo, ma il primo uso del drone fu per divertimento.
Concetti iniziali. L’idea di aerei senza pilota risale alla barca telecomandata di Nikola Tesla e ai bombardieri droni della Seconda Guerra Mondiale. Le prime applicazioni militari includevano il campionamento di nuvole atomiche, ritenuto troppo pericoloso per piloti umani dopo incidenti.
Focus della CIA. Dopo gli abbattimenti degli U-2, in particolare la cattura dei piloti Black Cat in Cina, la CIA diede priorità allo sviluppo di droni all’Area 51. Progetti come Tagboard (drone stealth Mach 3) e Aquiline (drone ricognitore camuffato) miravano a svolgere missioni “noiose, sporche e pericolose” senza rischiare piloti.
Guerra al terrorismo. I droni, testati e perfezionati per decenni all’Area 51 e 52, divennero centrali nella guerra al terrorismo. I Predator e Reaper armati, capaci di ricognizione e assassinio mirato, trasformarono la guerra aerea e consolidarono la rinnovata partnership tra Air Force e CIA nelle operazioni aeree.
10. L’insabbiamento definitivo: S-4, esperimenti umani e i segreti dell’AEC.
“Perché facevamo la stessa cosa,” disse. “Volevano spingere la scienza. Volevano vedere fin dove potevano arrivare.”
La struttura S-4. I resti del crash di Roswell, compreso il velivolo e gli aviatori umani, furono trasferiti dalla base di Wright-Patterson a una struttura segreta vicino all’Area 51, chiamata S-4, nel 1951. Questa struttura precedeva l’arrivo della CIA a Groom Lake ed era controllata dall’AEC e da Vannevar Bush.
Sperimentazione umana. A S-4, gli ingegneri EG&G furono incaricati di smontare il velivolo e studiare gli aviatori umani. L’ingegnere rivelò che ciò includeva esperimenti medici su bambini handicappati e prigionieri, autorizzati da Vannevar Bush e dall’AEC, in violazione del Codice di Norimberga.
La segretezza dell’AEC. Il sistema unico di classificazione dell’AEC, che permetteva ai documenti di nascere già classificati e di essere nascosti persino al Presidente (come dimostrato dall’indagine del Presidente Clinton), rese possibile l’insabbiamento di questi orribili esperimenti e delle vere origini dell’Area 51, perpetuando i miti sugli alieni e gli UFO per distrarre dalla realtà più oscura.
Ultimo aggiornamento:
Recensioni
Area 51 indaga la storia segreta della celebre base militare, smontando i miti sugli UFO e svelando progetti ed esperimenti classificati. La ricerca approfondita di Jacobsen, arricchita da interviste con ex membri del personale, mette in luce dettagli su aerei spia, test nucleari e operazioni clandestine. Il libro offre una visione equilibrata dei progressi tecnologici e delle questioni etiche, evidenziando la mancanza di controllo nei programmi top secret. Se alcuni lettori hanno trovato controversa la spiegazione sul caso Roswell, molti hanno invece apprezzato l’approfondimento sugli sviluppi militari dell’era della Guerra Fredda e sul segreto governativo.
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