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Gray's Anatomy

Gray's Anatomy

di Henry Gray 1858 1257 pagine
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Punti chiave

1. Il Sistema Scheletrico: Fondamento della Forma Umana

Nella costruzione del corpo umano, appare essenziale innanzitutto fornire una struttura densa e solida capace di formare un’impalcatura per il sostegno e l’attacco delle parti più morbide, nonché di creare cavità per la protezione degli organi vitali più importanti; tale struttura la ritroviamo nelle varie ossa, che costituiscono ciò che chiamiamo Scheletro.

Impalcatura e Protezione. Il sistema scheletrico, formato dalle ossa, offre la struttura portante del corpo, permettendo il movimento e proteggendo gli organi vitali. Le ossa si classificano in lunghe, corte, piatte e irregolari, ciascuna adatta a funzioni specifiche. Le ossa lunghe, come quelle degli arti, agiscono da leve per la locomozione. Le ossa piatte, come quelle del cranio, offrono ampia protezione. Le ossa corte, presenti in polsi e caviglie, garantiscono stabilità e movimento limitato. Le ossa irregolari, come le vertebre, hanno forme complesse che svolgono molteplici funzioni.

Composizione e Sviluppo dell’Ossa. L’osso è costituito da materiali organici (animali) e inorganici (minerali), che conferiscono flessibilità e resistenza. La componente organica, principalmente collagene, dona elasticità, mentre quella inorganica, soprattutto fosfato di calcio, assicura durezza e rigidità. Lo sviluppo osseo, o ossificazione, inizia precocemente nella vita embrionale, con la cartilagine che viene gradualmente sostituita dal tessuto osseo. Questo processo prosegue durante l’infanzia e l’adolescenza, con le ossa che crescono in lunghezza e spessore fino all’età adulta.

Struttura Microscopica e Vasi. L’esame al microscopio mostra una struttura complessa di canali di Havers, lamelle, lacune e canalicoli. I canali di Havers contengono vasi sanguigni che nutrono il tessuto osseo. Il periostio, una membrana fibrosa che ricopre la superficie ossea, è fondamentale per la crescita e la riparazione dell’osso. Il midollo, presente nel canale midollare delle ossa lunghe e negli spazi dell’osso spugnoso, svolge un ruolo cruciale nella produzione delle cellule del sangue.

2. Colonna Vertebrale: Il Supporto Centrale del Corpo

La colonna vertebrale è una colonna flessuosa, formata da una serie di ossa chiamate vertebre.

Struttura e Funzione. La colonna vertebrale, o spina dorsale, è una colonna flessibile composta da 33 vertebre, che fornisce il supporto centrale e protegge il midollo spinale. Le vertebre si dividono in regioni cervicale, toracica, lombare, sacrale e coccigea, ciascuna con caratteristiche distintive. Le curve della colonna ne aumentano la forza e la flessibilità, permettendo un ampio raggio di movimento mantenendo l’equilibrio.

Anatomia Vertebrale. Ogni vertebra è composta da un corpo, un arco, peduncoli, lamine e processi (spinoso, trasverso e articolari). Il corpo sostiene il peso, mentre l’arco protegge il midollo spinale. I processi fungono da punti di attacco per muscoli e legamenti. I dischi intervertebrali, costituiti da fibrocartilagine, ammortizzano le vertebre e consentono il movimento.

Variazioni Regionali e Sviluppo. Le vertebre cervicali si distinguono per le dimensioni ridotte, i processi spinosi bifidi e i forami trasversari. Le vertebre toraciche presentano faccette per l’articolazione con le costole. Le vertebre lombari sono le più grandi e robuste, adatte a sopportare il peso. Sacro e coccige sono vertebre fuse che conferiscono stabilità al bacino. Le vertebre si sviluppano da molteplici centri di ossificazione, con la fusione che avviene durante l’infanzia e l’adolescenza.

3. Il Cranio: Protezione della Sede della Coscienza

Il cranio, o espansione superiore della colonna vertebrale, è composto da quattro vertebre, le cui parti elementari sono specialmente modificate in forma e dimensione, e quasi immobile connesse, per accogliere il cervello e gli organi speciali dei sensi.

Ossa Craniche e Facciali. Il cranio, formato da ossa craniche e facciali, protegge il cervello e ospita gli organi sensoriali. Il cranio comprende l’occipitale, i parietali, il frontale, i temporali, lo sfenoide e l’etmoide. Il volto è costituito da ossa nasali, mascellari, lacrimali, zigomatiche, palatine, turbinati inferiori e mandibola. Le suture, articolazioni immovibili, uniscono le ossa craniche, garantendo stabilità e protezione.

Ossa Craniche Principali. L’osso occipitale forma la parte posteriore e inferiore del cranio, con il foro occipitale per il passaggio del midollo spinale. I parietali costituiscono i lati e la volta cranica. Il frontale forma la fronte e la parte superiore delle orbite. I temporali ospitano l’orecchio interno e contribuiscono alla parte laterale del cranio. Lo sfenoide, struttura complessa, si articola con tutte le altre ossa craniche. L’etmoide forma parte della cavità nasale e delle orbite.

Struttura delle Ossa Facciali. Le ossa facciali danno forma al volto e sostengono gli organi sensoriali. Le mascelle formano la parte superiore della bocca, mentre la mandibola quella inferiore. Le ossa nasali costituiscono il ponte del naso. Le ossa zigomatiche formano gli zigomi. Le ossa lacrimali ospitano i dotti lacrimali. Le ossa palatine formano la parte posteriore del palato duro. I turbinati inferiori si trovano nella cavità nasale. Il vomere costituisce parte del setto nasale.

4. Torace: Scudo per gli Organi Vitali

Il torace, o petto, è una gabbia osseo-cartilaginea, destinata a contenere e proteggere gli organi principali della respirazione e della circolazione.

Costole, Sterno e Vertebre. Il torace è una gabbia ossea che protegge gli organi vitali, composta da sterno, costole, cartilagini costali e vertebre toraciche. Le costole, in totale 12 paia, si articolano posteriormente con le vertebre e si collegano anteriormente allo sterno tramite le cartilagini costali. Lo sterno, situato nella linea mediana del torace anteriore, è formato da manubrio, corpo e processo xifoideo.

Classificazione e Struttura delle Costole. Le costole si dividono in vere (vertebrosternali), false (vertebrocostali) e fluttuanti (vertebrali), in base al loro attacco anteriore. Le costole vere (1-7) si collegano direttamente allo sterno tramite cartilagini costali. Le costole false (8-10) si collegano indirettamente allo sterno attraverso la cartilagine della costola superiore. Le costole fluttuanti (11-12) non hanno attacco anteriore.

Sterno e Cartilagini Costali. Lo sterno protegge anteriormente cuore e polmoni. Le cartilagini costali, costituite da cartilagine ialina, collegano le costole allo sterno, conferendo flessibilità ed elasticità alla gabbia toracica. Le vertebre toraciche si articolano posteriormente con le costole, formando il confine posteriore del torace.

5. Articolazioni: Consentire Movimento e Flessibilità

Nella costruzione del corpo umano, appare essenziale innanzitutto fornire una struttura densa e solida capace di formare un’impalcatura per il sostegno e l’attacco delle parti più morbide, nonché di creare cavità per la protezione degli organi vitali più importanti; tale struttura la ritroviamo nelle varie ossa, che costituiscono ciò che chiamiamo Scheletro.

Sinartrosi, Anfiartrosi e Diartrosi. Le articolazioni, o giunture, collegano le ossa permettendo diversi gradi di movimento. Si classificano in sinartrosi (immobili), anfiartrosi (poco mobili) e diartrosi (molto mobili). Le sinartrosi, come le suture del cranio, garantiscono stabilità e protezione. Le anfiartrosi, come i dischi intervertebrali, consentono movimenti limitati e assorbono gli urti. Le diartrosi, come anca e ginocchio, permettono ampi movimenti.

Componenti delle Diartrosi. Le articolazioni diartrotiche presentano cartilagine articolare, uno strato liscio e protettivo che ricopre le estremità ossee. I legamenti, tessuto fibroso, collegano le ossa e conferiscono stabilità. La membrana sinoviale riveste la capsula articolare, secernendo liquido sinoviale per la lubrificazione. I menischi, dischi fibrocartilaginei, migliorano la congruenza articolare e l’assorbimento degli urti in alcune articolazioni, come il ginocchio.

Movimenti Articolari. I movimenti articolari includono scivolamento, angolari (flessione, estensione, abduzione, adduzione), circumduzione e rotazione. Lo scivolamento avviene tra superfici piatte. I movimenti angolari modificano l’angolo tra le ossa. La circumduzione combina flessione, estensione, abduzione e adduzione. La rotazione è il movimento attorno a un asse longitudinale.

6. Muscoli e Fasce: I Motori del Movimento

Nella costruzione del corpo umano, appare essenziale innanzitutto fornire una struttura densa e solida capace di formare un’impalcatura per il sostegno e l’attacco delle parti più morbide, nonché di creare cavità per la protezione degli organi vitali più importanti; tale struttura la ritroviamo nelle varie ossa, che costituiscono ciò che chiamiamo Scheletro.

Muscoli Volontari e Involontari. I muscoli, composti da fibre contrattili, generano il movimento. I muscoli volontari, o striati, sono controllati dalla volontà cosciente, mentre quelli involontari, o lisci, funzionano autonomamente. I muscoli volontari muovono lo scheletro, quelli involontari regolano il funzionamento degli organi.

Struttura e Inserzioni Muscolari. I muscoli volontari sono costituiti da fasci di fibre, ciascuna contenente miofibrille formate da sarcomeri. I tendini, tessuto fibroso, collegano i muscoli alle ossa. Le aponeurosi, ampi fogli di tessuto connettivo, ancorano i muscoli alle ossa o ad altre strutture.

Fascia e Funzione Muscolare. La fascia, tessuto connettivo fibroso, avvolge e sostiene i muscoli, fornendo struttura e facilitando il movimento. La fascia superficiale si trova sotto la pelle, mentre la fascia profonda avvolge i muscoli e forma setti intermuscolari. La fascia distribuisce le forze, riduce l’attrito e compartimenta i gruppi muscolari.

7. Muscoli della Testa e del Viso: Espressione e Funzione

I muscoli della testa e del viso si dividono in dieci gruppi, disposti secondo la regione in cui si trovano.

Espressione Facciale. I muscoli della testa e del viso sono responsabili delle espressioni facciali, della parola e della masticazione. Questi muscoli si raggruppano in regioni cranica, auricolare, palpebrale, orbitale, nasale, mascellare, temporomandibolare e pterigo-mascellare. Il muscolo occipitofrontale solleva le sopracciglia e corruga la fronte.

Muscoli degli Occhi e del Naso. L’orbicolare dell’occhio chiude le palpebre, mentre l’elevatore della palpebra superiore le solleva. Il corrugatore del sopracciglio avvicina le sopracciglia, creando una ruga tra esse. I muscoli nasali, come il compressore delle narici e il depressore dell’ala del naso, controllano forma e dimensione delle narici.

Muscoli della Bocca e della Mascella. L’orbicolare della bocca circonda la bocca, permettendo la chiusura e la protrusione delle labbra. Il muscolo buccinatore comprime le guance, facilitando la masticazione. I muscoli massetere e temporali elevano la mandibola, agevolando la masticazione. I muscoli pterigoidei assistono nei movimenti della mascella, inclusi protrusione e escursione laterale.

8. Muscoli del Collo: Sostegno e Mobilità

Muscoli e fasce del collo. I muscoli del collo si possono suddividere in gruppi, corrispondenti alla regione in cui si trovano.

Muscoli Superficiali e Infrahioidei. I muscoli del collo sostengono la testa, facilitano la deglutizione e controllano la vocalizzazione. Il platisma, muscolo superficiale, tende la pelle del collo. Lo sternocleidomastoideo flette e ruota la testa. I muscoli infrahioidei (sternoiodeo, sternotiroideo, tiroioideo e omoioideo) deprimono l’osso ioide e la laringe.

Muscoli Soprahioidei e Linguali. I muscoli soprahioidei (digastrico, stiloioideo, miloioideo e genioioideo) elevano l’osso ioide e deprimono la mandibola. I muscoli linguali (genioglosso, igoglosso, stiloglosso e palatoglosso) controllano i movimenti della lingua per la parola e la deglutizione.

Muscoli Faringei e Vertebrali. I muscoli faringei (costrittori inferiore, medio e superiore, stilofaringeo e palatofaringeo) costringono la faringe durante la deglutizione. I muscoli vertebrali (retto anteriore e laterale della testa, lungo della testa e scaleni) flettono, estendono e ruotano testa e collo.

9. Muscoli del Tronco: Postura, Respirazione e Protezione

Muscoli e fasce del tronco. I muscoli del tronco si suddividono in quattro gruppi: 1. Muscoli della schiena. 2. Muscoli dell’addome. 3. Muscoli del torace. 4. Muscoli del perineo.

Muscoli della Schiena. I muscoli della schiena mantengono la postura, controllano il movimento della colonna vertebrale e collegano gli arti superiori e inferiori al tronco. Il trapezio eleva, deprime, retrae e ruota la scapola. Il grande dorsale estende, adduce e ruota internamente il braccio. Il gruppo degli erettori spinali (spinale, lunghissimo e iliocostale) estende e flette lateralmente la colonna vertebrale.

Muscoli Addominali. I muscoli addominali comprimono le viscere addominali, flettono il tronco e assistono nella respirazione. Gli obliqui esterno e interno e il trasverso dell’addome formano la parete addominale laterale. Il retto dell’addome flette il tronco e comprime l’addome.

Muscoli Toracici. I muscoli toracici controllano il movimento delle costole durante la respirazione. Gli intercostali esterni elevano le costole durante l’inspirazione, mentre gli intercostali interni le deprimono durante l’espirazione. Il diaframma, grande muscolo a forma di cupola, separa le cavità toracica e addominale ed è il principale muscolo della respirazione.

10. Muscoli degli Arti Superiori: Precisione e Forza

Muscoli e fasce degli arti superiori. I muscoli degli arti superiori si dividono in gruppi, corrispondenti alle diverse regioni dell’arto.

Muscoli della Spalla. I muscoli della spalla controllano il movimento del braccio e stabilizzano l’articolazione scapolo-omerale. Il deltoide abdice, flette ed estende il braccio. I muscoli della cuffia dei rotatori (sovraspinato, infraspinato, piccolo rotondo e sottoscapolare) stabilizzano l’articolazione e controllano la rotazione.

Muscoli del Braccio. I muscoli del braccio flettono ed estendono l’art

Ultimo aggiornamento:

FAQ

What's Gray's Anatomy about?

  • Comprehensive Reference: Gray's Anatomy is a detailed anatomical textbook that explores the structure and function of the human body, covering systems like skeletal, muscular, and nervous.
  • Historical Significance: First published in 1858, it has been a foundational text in medical literature, known for its clear text and detailed illustrations.
  • Collaboration of Experts: Authored by Henry Gray and illustrated by Henry Vandyke Carter, it combines accurate descriptions with high-quality illustrations.

Why should I read Gray's Anatomy?

  • Essential for Medical Professionals: It is considered the "Bible" of anatomy, widely used by medical students and professionals for understanding human anatomy.
  • Broad Audience Appeal: Beyond medical professionals, it is valuable for artists and anyone interested in the human body due to its clear explanations and illustrations.
  • Continual Revisions: The book is frequently updated, ensuring it reflects the latest anatomical knowledge.

What are the key takeaways of Gray's Anatomy?

  • Detailed Anatomical Structures: Provides in-depth information on bones, muscles, and joints, organized for easy reference.
  • Illustrative Support: Accompanying illustrations enhance understanding and retention of anatomical descriptions.
  • Clinical Relevance: Emphasizes the application of anatomical knowledge in surgical practice, crucial for clinical settings.

What are the best quotes from Gray's Anatomy and what do they mean?

  • "Bone is one of the hardest structures of the animal body.": Highlights the strength and resilience of bone, crucial for medical professionals, especially in orthopedics.
  • "Anatomy is the foundation of medicine.": Emphasizes the critical role of anatomical knowledge in diagnosing and treating patients effectively.
  • "Knowledge of anatomy is essential for surgical success.": Reflects the necessity of anatomical knowledge in surgical procedures to avoid complications.

How does Gray's Anatomy explain the structure of bones?

  • Bone Composition: Describes bone as a composite structure of organic and inorganic materials, providing strength and flexibility.
  • Types of Bone Tissue: Differentiates between compact and cancellous bone, explaining their roles in strength and weight reduction.
  • Bone Development: Outlines ossification and growth processes, crucial for understanding skeletal development and growth disorders.

What is the significance of the spine as described in Gray's Anatomy?

  • Vertebral Structure: Composed of individual vertebrae providing support and flexibility, each with distinct characteristics.
  • Curvature and Function: Natural curves enhance strength and shock absorption, important for diagnosing spinal disorders.
  • Protection of the Spinal Cord: Encases the spinal cord, providing vital protection, essential for neurological condition management.

How does Gray's Anatomy address the concept of articulations?

  • Types of Joints: Categorizes joints into synarthrosis, amphiarthrosis, and diarthrosis, aiding in understanding joint function.
  • Joint Structure: Details synovial joints, including cartilage, synovial membrane, and ligaments, crucial for diagnosing joint issues.
  • Movement Mechanics: Explains movements like flexion, extension, and rotation, essential for biomechanics and rehabilitation.

What are the main sections covered in Gray's Anatomy?

  • Osteology: Covers bone structure, composition, and development, essential for understanding the skeletal system.
  • Muscles and Fasciæ: Discusses muscle anatomy, functions, and relationships, vital for understanding movement.
  • Articulations: Focuses on joints, detailing types, movements, and structures involved, crucial for joint-related conditions.

How does Gray's Anatomy define the relationship between muscles and bones?

  • Muscle Attachments: Explains how muscles attach to bones via tendons, allowing movement upon contraction.
  • Joint Mechanics: Discusses how muscles and bones work together to produce movement, important for physical activity.
  • Functional Anatomy: Highlights how bone structure influences muscle function, crucial for treatment and rehabilitation.

How does Gray's Anatomy approach surgical anatomy?

  • Detailed Surgical Descriptions: Provides anatomical relationships relevant to surgery, minimizing risks during procedures.
  • Illustrative Surgical Diagrams: Visuals help plan and execute procedures, enhancing comprehension and retention.
  • Clinical Relevance: Discusses structures in terms of clinical significance, preparing professionals for real-world applications.

What surgical techniques are discussed in Gray's Anatomy?

  • Dissection Techniques: Outlines methods for dissecting anatomical regions, essential for mastering anatomy.
  • Surgical Approaches: Describes approaches to accessing structures, emphasizing anatomy for successful outcomes.
  • Post-operative Considerations: Discusses implications of procedures on structures, vital for minimizing complications.

How does Gray's Anatomy address anatomical variations?

  • Variations in Muscle Structure: Notes individual variations like additional muscle heads, important for diagnosis and treatment.
  • Bone Structure Differences: Discusses how variations affect function, emphasizing personalized approaches in medicine.
  • Clinical Implications: Highlights recognizing variations in practice, impacting surgical outcomes and treatment plans.

Recensioni

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Media di 3.9K valutazioni da Goodreads e Amazon.

Gray's Anatomy riceve elogi unanimi dai lettori per le sue illustrazioni dettagliate e le informazioni esaustive sull’anatomia umana. Molti lo considerano un riferimento imprescindibile per professionisti e studenti del settore medico. I recensori apprezzano la precisione e la chiarezza del testo, anche se alcuni ne riconoscono la difficoltà di lettura. Numerosi lo utilizzano come strumento di consultazione o per approfondimenti specifici. Pur essendo valutato molto positivamente dalla maggior parte, non mancano opinioni che lo definiscono noioso o eccessivamente complesso. La sua importanza storica e la rilevanza che mantiene nel tempo sono sottolineate da diversi commenti.

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Informazioni sull'autore

Henry Gray era un anatomista e chirurgo inglese nato nel 1827. Studiò presso l’ospedale St. George di Londra, dove si distinse per la sua meticolosità. Gray ottenne presto riconoscimenti, vincendo premi per le sue ricerche sui nervi e sulla milza. A soli 25 anni fu eletto Fellow della Royal Society. Nel 1858 pubblicò la prima edizione di Gray’s Anatomy, un testo medico che divenne rapidamente un punto di riferimento imprescindibile. Il successo del libro si deve in parte alle eccellenti illustrazioni di Henry Vandyke Carter. Gray ricoprì diversi incarichi presso l’ospedale St. George, ma morì tragicamente di vaiolo nel 1861, all’età di 34 anni.

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